Nel centro direzionale di Milano, sull’asse che collega lo storico Grattacielo Pirelli al recente Palazzo Lombardia, sorge Torre Galfa, opera pioniera dell’international style e caposaldo dell’architettura moderna.
Nata negli anni del boom economico, è oggi riportata a nuova vita grazie ad un progetto volto a trasformarla in un building multifunzionale all’avanguardia, che ospiterà al suo interno un hotel di lusso business oriented, appartamenti di design e una lounge terrace aperta al pubblico.
Una riqualificazione imponente ed ambiziosa che mira a restituire alla città un’icona dell’architettura moderna da sempre simbolo del rinnovamento milanese.
Storia
Torre GalFa viene realizzata tra il 1956 e il 1959 su progetto dell’architetto Melchiorre Bega per ospitare gli uffici milanesi della società petrolifera Sarom.
L’edificio, fratello minore del Grattacielo Pirelli, il cui cantiere si apre negli stessi anni a pochi passi di distanza, riscuote da subito l’apprezzamento di importanti progettisti, tra i quali Gio Ponti, che nel 1961 scriveva su Domus: “… una proporzione perfetta di volumi, in una semplicità di linee la cui ascendenza strutturale è espressa con sapienza e verità, con classicità”.
Ceduta nel 1980 alla Banca Popolare di Milano, abbandonata nel 2001, venduta cinque anni dopo a Fondiaria-SAI, rinasce grazie al Gruppo Unipol.
Credits foto: Federico Brunetti, Marco Garofalo
Morfologia
“Argenteo, bellissimo, leggero, aereo: una bellezza”. Così Gio Ponti in un carteggio con Melchiorre Bega definiva il lato frontale che caratterizza l’opera.
Gli angoli dell’edificio sono, infatti, liberi da pilastrate e realizzati tramite una curtain wall, una vetrata continua che riveste la struttura portante invisibile, in quanto arretrata rispetto al filo esterno della facciata, conferendo eleganza e trasparenza, e lasciando intravedere gli open space interni.
La Torre, realizzata in cemento armato, si erge per 103 metri ed è composta da 31 piani, più 2 interrati.
Video-intervista Progetto Torre Galfa >
Video Milano Torre Galfa >
Restituire alla memoria collettiva un simbolo della città, senza stravolgere il valore architettonico della sua immagine ma innovandola, garantendo efficienza energetica, comfort e adeguamento alle normative di sicurezza.
La rinascita della Torre Galfa segue il progetto firmato dall’architetto Maurice Kanah dello Studio bg&k associati, che ha valorizzato le peculiarità originarie e la chiarezza compositiva e geometrica per un nuovo mix funzionale: 13 piani di business hotel (gruppo Meliá) con 145 camere, ristorante, sale meeting e area fitness; nei piani superiori 73 residenze di design, da bilocali a pentalocali con servizi dedicati; rooftop aperto al pubblico con un ristorante panoramico; centro fitness al piano -1.
Tutte le funzioni, ispirate a criteri di ottimizzazione degli spazi all’avanguardia, saranno accessibili tramite ingressi dedicati.
Credits foto: Santi Caleca
La Location
Nel nuovo skyline di Porta Nuova
map
map