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GLI INVISIBILI AL THE DAP

Nello spazio THE DAP, Dei Missaglia Art Park, si è svolto l’evento “Gli Invisibili”: un talk e una sfilata di moda per presentare gli splendidi abiti disegnati e realizzati dagli studenti del Kandinsky utilizzando i tessuti donati da Giorgio Armani, con la direzione artistica dello stilista Gianluca Capannolo e in collaborazione con Ethicarei, network di fornitori etici certificati nel campo della moda che ha promosso e coordinato questo importante progetto.
Special guest dell’evento, le sorelle Toledo, la designer Gentucca Bini, la cantante Gaia e, per Armani, Rossella Ravagli e Andrea Camerana. Insieme ad Urban Up, ha creduto nel progetto e sostenuto l’evento la Fondazione Comunità di Milano.

Ma chi sono gli Invisibili? Sono tutti coloro che - spiegano al Kandinsky - vivono intorno a noi, che incrociamo per strada, che vediamo seduti su un tram o in metropolitana ma non li notiamo e non percepiamo la loro tristezza e il loro disagio. È difficile accorgersi di queste persone perché spesso scelgono di rendersi invisibili per pudore o peggio per paura. Eppure, ce ne sono tantissimi.
Ed è proprio agli Invisibili che gli studenti del settore moda del Kandinsky sotto la guida di Gianluca Capannolo, che ha messo a disposizione tutta la sua competenza, creatività, amore per la sua professione e per le nuove generazioni, hanno dedicato le loro splendide creazioni.
Oltre 30 bellissimi capi hanno sfilato uno dopo l’altro con la regia di Capannolo trasformando lo spazio di THE DAP in un’inedita e suggestiva passerella di moda. Ogni abito è stato un totem, portavoce di un messaggio e di un invito a riflettere per trovare la visibilità necessaria a far emergere- e anche riemergere - quei valori fondanti di una società che vuole includere e che non lascia indietro nessuno.
Di grande suggestione anche il reportage fotografico realizzato dagli alunni del Dipartimento di grafica del Kandinsky e allestito diffusamente negli spazi del THE DAP. Una serie di scatti che hanno documentato gli Invisibili che abitano il Gratosoglio. Attraverso i racconti fotografici sulle persone, sui loro gesti e sui luoghi della solidarietà, gli studenti sono riusciti a rappresentare magistralmente l’umanità che anima questo quartiere alla periferia della città. Perché il cambiamento, quello profondo, si può ottenere solo se agiamo come collettività e non come singoli individui.

Milano
23 maggio 2024