Velasca progetto design idee sotto la torre: vince bruta il progetto della scuola politecnica di design


UnipolSai ha realizzato un prototipo in scala 1:1 dei 4 progetti presentati che rimarranno esposti nello Spazio Acquario al piano terra della Torre per tutta l’estate

Milano 04 luglio 2016 COMUNICATO STAMPA

Al primo posto BRUTA (Scuola Politecnica di Design), al secondo PANNA, (IED – Istituto Europeo di Design), al terzo LIGHT SCAPE (NABA) e al quarto PANDOREA (Politecnico di Milano).

E’ questo l’esito della prima edizione di Velasca Progetto DesignIdee sotto la Torre, il contest indetto da UnipolSai Assicurazioni all’interno del progetto Urban Up e in collaborazione con Lissoni Architettura S. p. a.. L’obiettivo è stato quello di valorizzare e promuovere la creatività̀ di giovani designer, in linea con ciò che rappresenta Torre Velasca, da oltre 50 anni simbolo d’innovazione. Sono stati invitati a partecipare i giovani talenti delle migliori scuole di design (Politecnico di Milano, Scuola Politecnica di Design, IED e NABA).

La premiazione si è svolta al piano terra della Torre Velasca alla presenza, dei vertici del Gruppo Unipol, dei direttori e dei rappresentanti delle più importanti scuole di design italiane e di numerosissimi studenti. Per l’occasione, UnipolSai ha realizzato un prototipo in scala 1:1 dei progetti presentati da ciascuna scuola. I prototipi, insieme ai progetti selezionati e a quelli fuori concorso, sono esposti nello Spazio Acquario (allestito in collaborazione con Kerakoll Design House) al piano terra della Torre dal 30 giugno e per tutto il periodo estivo.

Per la Giuria, BRUTA “è un progetto che ha interpretato in maniera eccellente gli scenari d’uso contemporanei pur esprimendo un’efficace continuità con la tradizione del design italiano. In Bruta – si legge nelle motivazioni – un elemento tratto dalla lavorazione industriale, il profilo estruso, diviene il corpo principale di una lampada dal forte impatto visivo e dalla personalità decisa, il cui stile è riconducibile, nelle forme e nella propria espressiva essenzialità, all’architettura della Torre Velasca”.

La Giuria, ha visto in PANNA “un progetto semplice, efficace ed ecologico. La scelta del materiale rispecchia una particolare sensibilità rispetto all’importante tematica – oggi più che mai attuale e indifferibile – della sostenibilità ambientale, che da sempre costituisce uno dei valori fondanti del Gruppo Unipol”.

Il terzo classificato, LIGHT SCAPE “ è un progetto – si legge nella motivazioni della Giuria – permeato da un forte valore simbolico ed evocativo. Il suo ispirarsi al dialogo fra luci e ombre che in natura disegna innumerevoli paesaggi in continua mutazione fa sì che questa lampada generi in chi la utilizza, anche infinite emozioni”.

Infine, per la Giuria, PANDOREA “si è distinto per la capacità di coniugare l’aspetto funzionale della lampada con il fattore tecnologico del riconoscimento vocale. La modularità e la possibilità di personalizzazione rendono questa lampada un oggetto versatile, giovane e di indiscusso appeal”.

La valutazione dei progetti ha tenuto conto della loro capacità di definire ed anticipare scenari d’uso innovativi e contemporanei in continuità̀ e/o rottura con la tradizione storica del design italiano (Creatività; Funzionalità, Innovazione, Originalità, Qualità, Costo di produzione, Replicabilità, Semplicità di produzione). Tutti i progetti pervenuti sono stati esaminati da una Giuria di esperti composta da importanti personalità ed esponenti del mondo dell’industria e del design (Gilda Bojardi, Direttrice della Rivista INTERNI; Luciano Galimberti, Architetto e presidente di Adi, Associazione per il Disegno industriale; Fulvio Irace, Storico dell’architettura e Docente di Storia dell’architettura al Politecnico di Milano; Piero Lissoni, Architetto, Designer e Art Director di prestigiose aziende; Antonella Ranaldi, Architetto, Soprintendente delle Belle Arti e del Paesaggio per le province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio e Varese; Massimiliano Morrone. UnipolSai Assicurazioni SpA – Responsabile Asset & Investment Management Real Estate ed SGR Immobiliare.

I PREMI
I 3 vincitori selezionati riceveranno da UnipolSai i seguenti premi:

  • 1° Progetto classificato: premio del valore di € 10.000,00
  • 2° Progetto classificato: premio del valore di € 8.000,00
  • 3° Progetto classificato: premio del valore di € 5.000,00

I PROGETTI SELEZIONATI

BRUTA (SPD – Scuola Politecnica di Design)
Daniel Franchini, Marisa Rotolo, Victor Hyll Nilsson

CONCEPT
Una piccola architettura ispirata a un elemento strutturale che dichiara la sua origine senza mascherarla. La luce passa attraverso il corpo estruso offrendo un’illuminazione sia diretta sia diffusa per un effetto domestico, caldo e gentile. La base in cemento rinforzato aggiunge stabilità alla composizione e ne sottolinea l’aspetto continuo, in equilibrio tra leggerezza e monumentalità.

PROGETTO
Bruta è composta da tre elementi: la struttura, i diffusori e la base. L’elemento estruso contiene le sorgenti LED mentre i binari sul fronte e sul retro contengono i diffusori e consentono di avere luce diretta frontale e luce diffusa dal retro, controllabili separatamente. I diffusori in PMMA opaco riducono la luminosità e permettono di ottenere l’effetto desiderato nell’ambiente.

PANNA (IED)
Studenti: Davide Piersanti, Ginevra Franchi –

CONCEPT
Panna nasce dall’idea di un design leggero, nomade e semplice. Il progetto origina da un approccio pratico, giocando con i materiali tramite tagli, incisioni ed incastri. L’idea è di seduta flat pack dove l’assemblaggio è lasciato all’utente finale che diventa parte integrante del progetto.

PROGETTO
Panna è una seduta dal carattere leggero. È un oggetto formato dalla composizione di piani in un gioco di tagli ed assemblaggi. È ottenuta da pannelli di plastica riciclata con finiture uniche per ogni pezzo di materiale. L’idea alla base è quella di una seduta flat pack pensata per un utente sempre più nomade e leggero che diventa parte integrante del progetto partecipando all’assemblaggio finale creando così affinità tra l’utente e l’oggetto.

LIGHT SCAPE (NABA)
Andrea Violante, Meeratchata Rujinarong, Yi ting Chiang

CONCEPT
Light Scape nasce dall’osservazione delle ombre in natura, che tendono a cambiare a seconda del tempo. Ogni ombra comunica differenti sensazioni. Light Scape gioca esattamente sulle emozioni che le ombre possono creare, dando vita ad interazioni in movimento.

PROGETTO
Con Light Scape l’utente può modificare l’intensità luminosa e la direzione della luce come preferisce. Il gioco di ombre è creato da un pattern realizzato in lamiera utilizzando la tecnologia CNC a taglio laser. Quest’ultimo è inoltre personalizzabile e intercambiabile con altri pattern aventi forme e disegni differenti che daranno vita a “paesaggi luminosi” sempre nuovi.

PANDOREA (Politecnico di Milano)
Cristina Muto

CONCEPT
Pandorea è una lampada che scompone la luce, la disgrega sul muro creando svariate composizioni. Si attiva senza contatto fisico: basta infatti una parola ad illuminarla. Essa è come una foto di famiglia i cui componenti sono tutti diversi l’uno dall’altro, ma tutti indispensabilmente legati da un unico filo.

PROGETTO
Pandorea comprende un corpo centrale che funge da ricevitore e corpi secondari assemblabili a piacere e personalizzabili in colori e dimensioni. Seppure i moduli di cui si compone siano tutti diversi, rimangono formalmente essenziali e puliti così da poter essere facilmente inseriti in svariati ambienti. Anche la realizzazione avviene grazie ad una semplice piegatura che trasforma il foglio di lamiera da bidimensionale a tridimensionale.

LA TORRE VELASCA – URBAN UP
L’architettura della Torre Velasca, progettata negli anni Cinquanta dallo Studio Architetti BBPR, Lodovico Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Rogers. (il progetto della struttura è dell’ ing. prof. Arturo Danusso) e costruita nel del 1958, ha da subito suscitato un importante dibattito culturale cittadino, nazionale e internazionale. Primo edificio “alto” nel centro di Milano, la Torre Velasca è stato un esempio di realizzazione del Movimento Moderno con un preciso rapporto fra forma e funzione, ma anche di attenzione alle preesistenze ambientali, cioè alla creazione di un rapporto fra la nuova architettura e le caratteristiche del sistema urbano in cui si inserisce. Un tema che, proprio in quegli anni, era stato avviato da Ernesto Rogers nel dibattito internazionale. Restituire la centralità alla Torre Velasca costituisce per il Gruppo Unipol, dal 2012 proprietario dell’immobile, un importante tassello della sua strategia di valorizzazione di questo inconfondibile landmark architettonico dello skyline milanese. Un processo iniziato con Opening Velasca durante il periodo di Expo che, da subito, ha inteso rimettere di nuovo al centro del dibattito culturale la Torre Velasca riportandola ad essere una delle protagoniste della realtà non solo milanese ma nazionale e internazionale. La Milano Design Week 2016 è stato un altro importante momento che ha visto la Torre Velasca essere il nuovo e indiscusso place to be del FuoriSalone. Con il Concorso Velasca Progetto Design – Idee sotto la Torre, il Gruppo Unipol prosegue nella direzione della valorizzazione e della promozione di questo suo importante edificio. Torre Velasca fa parte di il progetto del Gruppo Unipol dedicato alla riqualificazione immobiliare degli edifici di proprietà del Gruppo e finalizzato alla valorizzazione di alcuni tra i più importanti immobili del parco architettonico italiano.

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